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SFMR: il Sistema Metropolitano Regionale del Veneto

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Mobilità, integrazione, efficienza all’insegna dell’ingegneria di sistema.

Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto è un’organizzazione integrata di trasporto estesa all’intero territorio regionale, che ha la ferrovia come elemento portante. L’obiettivo del progetto è di soddisfare le esigenze di mobilità a livello regionale, riducendo contestualmente l’inquinamento ambientale, la congestione e l’incidentalità sulla rete stradale, e facendo viaggiare più confortevolmente i cittadini.

La principale condizione necessaria per raggiungere lo scopo è l’integrazione del sistema ferro-gomma, in termini di trasporto pubblico e privato; è stato dunque essenziale riorganizzare la filosofia del trasporto pubblico in modo che gomma e ferro fossero complementari e sinergici, invece che in concorrenza tra loro. Con tali principi si sono poi progettati i servizi di trasporto che soddisfano la domanda di mobilità e la dotazione infrastrutturale esistente è stata valutata al fine di verificarne la compatibilità con i nuovi servizi, per individuare il fabbisogno in termini di nuove opere. Queste ultime si configurano come un intervento di potenziamento e razionalizzazione di tutta la rete ferroviaria esistente e futura e dei punti d’interscambio, adeguando parallelamente anche l’accessibilità alle stazioni ferroviarie (viabilità, piste ciclabili, parcheggi, stalli bici). Infine, è stata effettuata una simulazione di verifica dell’assetto infrastrutturale potenziato rispetto ai futuri servizi individuati, valutandone tutti gli effetti/impatti: sociale, economico, tecnico, finanziario, ambientale, gestionale. Solo in seguito a tali verifiche si è attivata la fase di progettazione delle opere.

ANALISI DELLA DOMANDA DI MOBILITÀ

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Gli interventi realizzati

Le opere che compongono il progetto SFMR comprendono la realizzazione di nuovi tratti di linea ferroviaria e dei relativi impianti di segnalamento e trazione, la soppressione dei passaggi a livello su tutto il territorio regionale (con cavalcaferrovia o sottopassi stradali e pedonali), la ristrutturazione delle stazioni ferroviarie esistenti e la realizzazione di nuove stazioni, con la previsione di aree di parcheggio, sottopassi ciclo-pedonali e altre facilities dedicate.

Oltre alla fase di valutazione sopra descritta, NET Engineering ha sviluppato la Progettazione Integrale – dal livello preliminare a quello esecutivo – e la Direzione dei Lavori di opere civili ed impianti.

La soppressione dei passaggi a livello e la sistemazione delle stazioni vede nella realizzazione delle relative opere di sottopasso una delle componenti più ricorrenti del progetto SFMR.

NET Engineering ha dunque maturato una notevole esperienza nella progettazione e Direzione Lavori di tale tipologia di opera, anche in contesti fortemente urbanizzati e con problematiche rilevanti di tipo idraulico e geotecnico. La scelta di tale modalità di realizzazione delle opere è finalizzata all’esigenza di garantire la continuità dell’esercizio ferroviario: la tecnica prevede la realizzazione fuori opera del sottopasso e la sua successiva infissione tramite spinta idraulica. Tale modalità di realizzazione, combinata con apposite soluzioni per il sostegno dei binari ferroviari – ponte Essen, ponte GUIDO, travi gemelle, fasci di rotaie – consente di garantire il traffico ferroviario anche in fase di spinta, ad una velocità compatibile con le esigenze del servizio (80 Km/h) e della sicurezza.

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Icone

Tra gli interventi significativi, già realizzati, sono da segnalare: la stazione ferroviaria di Mestre Ospedale, entrata in esercizio nel 2018; lo Scavalco Ferroviario in uscita verso ovest dalla stazione di Mestre della lunghezza di circa 6 Km, di cui 1 Km di viadotto con 41 impalcati; la soppressione del passaggio a livello della Stazione di Maerne (VE) con la realizzazione di tre rotatorie di cui una su impalcato. Tali opere s’inseriscono in uno scenario generale rappresentato dai seguenti numeri:

  • 1100 Km di rete ferroviaria esistente verificata e resa efficiente
  • 180 Km di nuove linee ferroviarie
  • 407 passaggi a livello da eliminare
  • 162 stazioni e fermate ferroviarie da ristrutturare
  • 37 nuove fermate e stazioni ferroviarie
  • 120 nuovi treni da adibire al servizio SFMR
BIM-3D
Il ruolo dell’ingegneria di sistema

 

Per lo sviluppo del progetto SFMR è stato utilizzato un approccio metodologico di sistema, inteso come un processo logico che ha origine dall’individuazione dei fabbisogni di mobilità di persone e merci che sono generati dal territorio, nello status attuale e negli scenari futuri; si sviluppa con la definizione del “piano dei servizi integrati di trasporto” in grado di soddisfare i fabbisogni di mobilità; si conclude con l’individuazione del complesso di infrastrutture necessarie all’attuazione del piano

I punti salienti del metodo:

 •  analisi e valutazione della situazione attuale

•   previsione di evoluzione della rete infrastrutturale

•   previsione di evoluzione della domanda

•   individuazione delle diverse possibili proposte di intervento

•   verifica dell’impatto di tali proposte di intervento sul contesto, sul traffico e sull’ambiente

•   individuazione della soluzione progettuale ottimale

•   valutazione economica dell’intervento

Un cambio epocale rispetto all’approccio tradizionale che privilegiava, invece, il potenziamento dell’infrastruttura, talvolta senza avere un’adeguata ipotesi di quali obiettivi raggiungere e di quale modello di esercizio fosse il più adatto al loro perseguimento.

Rispetto agli anni in cui è iniziata l’attività per SFMR (era il 1998), in Italia l’approccio di sistema per l’individuazione delle opere da realizzare ha compiuto rilevanti passi in avanti e ha consolidato il valore della sua utilità. I risultati ottenuti sono però forse inferiori alle attese. È, infatti, un criterio che dà i suoi frutti in un arco temporale più lungo di quello che oggi è generalmente ritenuto il tempo accettabile per ricevere il consenso e il gradimento dei cittadini. Pertanto, occorre perseverare nell’opera di sensibilizzazione e di diffusione della conoscenza degli indubbi vantaggi che il metodo dell’ingegneria di sistema porta con sé; azione che NET Engineering svolge pionieristicamente fin dalle sue prime applicazioni.

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Ad oggi

È utile considerare che la grande estensione territoriale del SFMR e la conseguente rilevanza dell’impegno economico richiesto hanno indotto la Regione Veneto a programmarne l’attuazione per fasi, correlate con i finanziamenti disponibili. Quindi, allo stato attuale, vi sono opere realizzate, altre in fase di realizzazione o di appalto, altre ancora per cui sono stati sviluppati progetti con diversi stadi di approfondimento.

Le innovazioni tecnologiche

Il vantaggio di essere parte fondamentale di un progetto che si sta sviluppando da quasi vent’anni è la possibilità, che NET Engineering ha subito colto, di adattare nel tempo il proprio approccio ingegneristico alle principali innovazioni tecnologiche presenti sul mercato e che riguardano in primis le modalità di ricostruzione del contesto orografico/urbanistico nel quale i diversi interventi di progetto si collocano. Gli elaborati cartacei e digitali bidimensionali, derivanti da una topografia tradizionale, sono stati a mano a mano sostituiti da nuvole di punti generate da stazioni laser terrestri o da droni. L’attività in campo dei tecnici è stata integrata con la possibilità di sfruttare automobili e/o treni come supporto per l’installazione di strumentazioni integrate laser/video, andando a ottenere una fotografia istantanea e dinamica della stessa infrastruttura oggetto di ammodernamento.

La volontà di aumentare la qualità dei servizi offerti – volta soprattutto a ridurre quanto più possibile le problematiche in cantiere – ha spinto, poi, NET Engineering a implementare la metodologia BIM all’interno dei propri processi, andando a creare modelli informativi digitali utili non solo nella fase progettuale, ma anche nelle successive fasi di gestione ed esercizio dell’infrastruttura.

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NEXT PROJECT
El Ferdan Bridge
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