“un esempio di progettazione integrata in un contesto complesso e sensibile sotto il profilo ambientale”
“un esempio di progettazione integrata in un contesto complesso e sensibile sotto il profilo ambientale”
Lombardia, Italy
2020
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Infrastrutture Lombarde S.p.A. (now ARIA S.p.A.)
Progetto di Fattibilità:
definizione e confronto delle alternative, approfondimento progettuale della soluzione prescelta
Il Ponte della Becca è situato in provincia di Pavia, alla confluenza tra Po e Ticino, ed è stato realizzato nel 1912 per rendere stabile e non più soggetto alle condizioni dei due fiumi il collegamento tra l’Oltrepò e il resto della Lombardia. Esso costituisce ormai un elemento imprescindibile del paesaggio e della stessa identità del luogo, della memoria collettiva e del senso di appartenenza delle persone che qui vivono.
Dopo oltre 100 anni dalla costruzione, tuttavia, il ponte esistente non risulta più in grado di svolgere a pieno la sua funzione di collegamento. Concepito per un traffico diverso da quello attuale, per volumi ma anche caratteristiche dei mezzi – velocità e carichi assiali –, attualmente impone forti limitazioni al transito: divieto ai mezzi pesanti, ad esclusione di quelli del Trasporto Pubblico e di emergenza, e limiti di velocità a 50 km/h con varchi di accesso per i veicoli leggeri.
Da questa situazione e dalle sollecitazioni del territorio la decisione della Regione Lombardia di avviare l’iter per la realizzazione di una nuova opera di scavalco con un bando per la redazione del Documento di Fattibilità, suddiviso in due fasi: l’individuazione e confronto delle alternative e l’approfondimento progettuale della soluzione preferibile.
Il progetto è stato sviluppato in modo da consentire e mantenere una visione a 360 gradi sia dell’intervento che del contesto in cui si colloca, concepiti, sia singolarmente che insieme, come sistemi interdipendenti e non semplicemente come il risultato della somma di elementi separati.
Così la definizione degli obiettivi di efficienza tecnica ed economica, di sicurezza idraulica, di tutela dell’ambiente (sia nel senso di habitat naturale che habitat umano) e dei beni collettivi (tra cui il paesaggio e la memoria), sono stati incrociati con le opportunità e i vincoli riconosciuti attraverso le analisi dei diversi sottosistemi coinvolti (mobilità, contesto idraulico, ambiente naturale e antropizzato, geologia, tecniche costruttive, per citare i principali) intesi come componenti di un unico sistema complesso. Ne sono scaturite una serie di alternative progettuali, differenti tra loro principalmente per localizzazione e soluzione architettonico-strutturale proposte per la nuova opera di scavalco.
Le alternative progettuali, così come la proposta di conversione a diverso uso del ponte esistente, sono state illustrate ai principali stakeholder istituzionali. Le osservazioni arrivate di ritorno, stimolo ad un ulteriore allargamento della visione d’insieme sul progetto, hanno contribuito all’affinamento delle proposte progettuali che sono poi state sottoposte ad una rigorosa fase di valutazione e confronto.
La volontà di garantire una valutazione ad ampio spettro, che tenesse conto sia degli aspetti più facilmente quantificabili in termini economici sia degli aspetti legati alla sostenibilità, ambientale e sociale oltre che economica e con riferimento all’intero ciclo di vita utile, ha portato a sviluppare una metodologia di confronto basata sull’Analisi Costi Benefici, condotta per ogni singola alternativa, abbinata ad una Analisi Multi-Criteria impostata sul sistema di rating EnvisionTM e sul Life Cycle Assessment.
Il risultato è stato una indicazione chiara e confrontabile sulle caratteristiche non solo in termini di efficienza economica ma anche di prestazioni complessive delle singole alternative che ha consentito una rapida valutazione della soluzione preferibile da sottoporre ad approfondimento progettuale.