
12 Apr NET con OMA e Laboratorio Permanente per il futuro di Milano
con la proposta denominata ”Agenti climatici” lo studio olandese di Rem Koolhaas ha vinto il concorso internazionale di rigenerazione urbana per gli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo a Milano. Nel gruppo di progetto anche NET Engineering
È stato il più grande concorso internazionale di rigenerazione urbana degli ultimi tempi.
Ad aggiudicarselo con una proposta progettuale denominata “Agenti climatici” che prevede un grande parco lineare nel centro di Milano da Porta Nuova verso Ovest, è stato un team multidisciplinare guidato dallo studio OMA di Rem Koolhaas e da Laboratorio Permanente. Oltre a NET Engineering, che insieme ad Arcadis ha apportato il proprio contributo di società di ingegneria esperte nei temi della sostenibilità e dei trasporti, tra i membri del team sono presenti anche Philippe Rahm architects, studio specializzato in architettura meteorologica, i paesaggisti di Vogt Landscape Architects, l’esperto in politiche urbane Ezio Micelli e l’associazione culturale Temporiuso.
Il progetto ha previsto due differenti dispositivi ambientali per gli scali ferroviari oggetto della rigenerazione:
- per lo scalo Farini un grande bosco lineare in grado di depurare l’aria e raffreddare i venti caldi sud-occidentali;
- per lo scalo San Cristoforo un lungo sistema lineare per la depurazione delle acque.
Nella proposta del team OMA + Laboratorio Permanente che ha superato la concorrenza degli altri team finalisti (Baukuh, Arup, Grimshaw e Kengo Kuma and Associates Europe), il clima e le condizioni geografiche sono diventati strumenti di un progetto sostenibile volto ad invertire il consumo irrazionale di fonti non rinnovabili al fine di riequilibrare il rapporto tra essere umano e ambiente.

Il nuovo sistema di spazi e connessioni dell’area degli scali milanesi, è stato concepito per essere l’habitat urbano ideale per la mobilità pedonale. Un sistema complesso di infrastrutture che consente all’area non solo di essere raggiunta ma di diventare essa stessa una piattaforma intermodale per persone e merci tra l’area metropolitana ed il centro città.
Le superfici pedonali ammontano al 90% del totale delle strade previste, in una proiezione verso un futuro prossimo in cui la mobilità diviene servizio autonomo e condiviso, rendendo obsoleta l’auto privata e liberando gli spazi ad essa connessi.
“Il progetto è rispettoso della storia urbana della città con vie, piazze, giardini, parchi e introduce grande flessibilità e diversità di utilizzo per la popolazione. È una strategia di sviluppo urbano per poter vivere e lavorare nel nuovo quartiere di Farini e muoversi con spostamenti ciclabili pedonali dolci – ha dichiarato il Presidente della Giuria Dominique Perrault – Lo scalo Farini insiste in una città esistente e deve riabilitare l’edificazione attuale. Flessibilità, durabilità, usi differenziati, inclusività sono gli elementi qualificanti la proposta vincitrice”.
Il nuovo masterplan sarà sottoposto ad una fase di consultazione pubblica attraverso l’ascolto ed il confronto con tutti gli stakeholder, allo scopo di implementare al meglio il progetto finale, nell’ambito di un percorso partecipato che vedrà il coinvolgimento dei cittadini milanesi nel definire le scelte strategiche per il futuro della città.
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12 aprile 2019