
09 Nov Cresce l’ingegneria italiana oltre confine
Il primo rapporto estero dell’OICE conferma: il mercato interno langue e l’ingegneria italiana cerca nuove opportunità di internazionalizzazione
E’ questo il dato che emerge dal “Primo Rapporto sulla presenza delle Società di Ingegneria e Architettura all’Estero“, elaborato dall’OICE in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e presentato il 5 novembre scorso nella sede dell’ICE a Roma, alla presenza di una folta rappresentanza di ambasciatori di Stati esteri, di vertici di Ministeri e di altre Amministrazioni, oltre che di esponenti del mondo politico, imprenditoriale e bancario.
Il Rapporto evidenzia come l’ingegneria italiana che va oltre confine cresce di quasi il 37% nel 2014, con un’incidenza del 23,7% sulla produzione complessiva (era il 16,3% nel 2013). In forte crescita anche il portafoglio ordini. Per le sole aziende associate OICE – che rappresentano una parte minoritaria del campione della ricerca – le commesse conquistate fuori dall’Italia passeranno dai 400 milioni del 2014 (erano 340 milioni nel 2013) a ben 980 milioni quest’anno.
Interessante la parte del Rapporto che analizza come e dove il campione di società di ingegneria e di architettura italiane approcciano con l’estero. La costituzione di nuove società e l’apertura di nuove sedi operative e di rappresentanza risultano essere le soluzioni preferite per presidiare il mercato oltre confine, ma sono prassi anche la partecipazione ad associazioni temporanee di impresa e a joint venture.
I Paesi europei, sia aderenti alla UE sia quelli al di fuori, risultano essere l’approdo più stabile per ragioni di vicinanza geografica e di affinità culturali con il 36,9% degli ordini acquisito in questa zona. A seguire troviamo l’Africa (esclusa l’area Mediterranea) nella quale si sviluppa circa il 18% degli ordini. Ma è il Medio Oriente la zona che ha mostrato di ottenere il maggior consenso da parte dell’ingegneria italiana garantendo i migliori risultati, per quanto riguarda l’anno in corso, con una quota di ordini in forte crescita previsionale: 17,5% (contro il 10% del 2014).
Un quadro complessivo, quello che emerge dal Rapporto, che permette al presidente dell’OICE, Patrizia Lotti, di sottolineare come «il percorso di internazionalizzazione delle società di ingegneria e di architettura che l’Associazione ha promosso ormai da dieci anni e che con forza e determinazione sta portando avanti con il supporto del MISE e dell’ICE, rappresenta l’unica strada per superare le difficoltà che incontriamo ogni giorno in Italia e per fare crescere le nostre società».
Anche il gruppo NET Engineering International è oramai da tempo incamminato sulla strada dell’internazionalizzazione e grazie alla sua presenza operativa in Germania, Bulgaria ed alle branch aperte di recente in Sudamerica, continua a misurarsi costantemente con nuovi mercati e nuove opportunità.
(in foto: progetto di ristrutturazione e ammodernamento del Metrò sospeso di Wuppertal – Germania, realizzato da Spiekermann GmbH Consulting Engineers, una società del gruppo NET)
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9 novembre 2015