
02 Feb Olbia approva il Piano della Mobilità disegnato da NET
le politiche di mobilità e gli interventi infrastrutturali della città sarda inquadrate in un approccio di sistema
Una popolazione residente di circa 60.000 abitanti, un aeroporto che movimenta oltre 2 mln di passeggeri l’anno, un porto commerciale che nel 2014 ha visto attraccare 4.800 navi per un traffico passeggeri superiore ai 2.4 mln, una zona industriale con oltre 550 aziende insediate: questi i numeri di una città che è la “porta” della Sardegna aperta ai massicci flussi turistici estivi, ma soprattutto una delle realtà più dinamiche e complesse dell’intera regione.
In questo contesto, NET Engineering ha contribuito all’elaborazione del Piano Urbano per la Mobilità (PUM) che a fine gennaio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Olbia.
NET, insieme all’Università di Cagliari, all’ACI e alla Fondazione Caracciolo, ha affrontato la redazione coordinata del PUM e di un Piano della Sicurezza Stradale con l’obiettivo di fornire un quadro di “sistema” per le politiche di mobilità e gli interventi infrastrutturali di una rete sempre più complessa, favorendo al contempo lo sviluppo sostenibile della realtà urbana in coerenza con le recenti linee guida europee in tema di pianificazione della mobilità.
Ne sono nate soluzioni di mobilità progettate in modo “intrinsecamente orientato alla sicurezza”:
- schemi di circolazione finalizzati a ridurre i conflitti veicolari alle intersezioni e a individuare facilmente le direttrici di attraversamento del centro urbano;
- collegamenti di raccordo alla viabilità esistente per evitare la congestione del centro urbano dovuta agli imbarchi/sbarchi del porto e dai veicoli diretti all’aeroporto;
- soluzioni di parcheggio che facilitino l’accesso al centro sia per gli spostamenti sistematici del mattino sia per quelli serali e notturni del turismo estivo.
grazie a questa ricerca, abbiamo quantificato che d’estate il traffico aumenta del 50%
Il PUM si occupa anche degli effetti che alcune opere possono avere sulla mobilità e sulle infrastrutture in programmazione.
“Olbia avrebbe dovuto avere il PUM dal 1995. – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici, Davide Bacciu – Grazie a questa ricerca, abbiamo quantificato che d’estate il traffico aumenta del 50%. ”
Grazie al PUM, dunque, Il Comune di Olbia è ora in grado di presentare all’Unione Europea una serie di progetti riguardanti la viabilità da finanziare con i fondi EU 2014-2020. In particolare, sono state presentate tre richieste di finanziamento per la rete ciclopedonale, la metropolitana leggera e il raddoppio della tangenziale, documentandone gli effetti che queste infrastrutture avranno sulla rete viaria cittadina.
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02 febbraio 2015